Sono stati ritrovati i corpi dei due alpinisti inglesi dispersi da giovedì sera sul Cervinio. Il soccorso alpino li ha recuperati sotto il Pic Tyndal, poco distante dalla Gran Corda, a circa 4mila metri di quota, in Val d’Aosta. Le temperature, che di notte si sono abbassate anche oltre i 10 gradi sotto lo zero, sono state fatali per i due escursionisti. Giovedì sera avevano effettuato la loro ultima telefonata, durante una bufera, poi i soccorritori non sono più riusciti a contattarli né a raggiungerli a causa del maltempo e del forte vento. Al rifugio Capanna Carrel – 3.830 metri di quota – era giunta una squadra da terra, composta da quattro uomini del soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia e due del soccorso alpino valdostano. A causa della neve e del ghiaccio in parete, però, non erano riusciti ad avanzare.
“I corpi erano ricoperti dalla neve, questa notte ci sono state precipitazioni in quota”, ha spiegato all’Ansa il dottor Enrico Visetti, responsabile sanitario dell’elisoccorso, che sta operando sul posto. “Il primo corpo, che è già stato recuperato, non presenta traumi evidenti”, ha aggiunto, dunque è probabile la morte per “assideramento”. Il maresciallo Massimiliano Giovannini, comandante del soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia, ha osservato che i due uomini, che sono stati rinvenuti “sotto mezzo metro di neve, sdraiati uno accanto all’altro”, “avevano cercato riparo in una nicchia sottovento”. Uno di loro, inoltre, “indossava indumenti leggeri, l’altro aveva qualche capo un po’ più pesante”.