Se era stato definito misterioso qualche giorno fa per la sua origine, ora l’arcano si infittisce ulteriormente con la sua scomparsa. Il monolite di metallo, quello ritrovato nel deserto dello Utah che ha scatenato le ipotesi più fantasiose circa la sua provenienza, è svanito nel nulla. Così come era apparso. Rimosso probabilmente, così come ha spiegato l’Ufficio per la Gestione del territorio dello Utah, secondo il quale alcuni sconosciuti avrebbero portato via l’oggetto dalla sua desertica collocazione. Niente decolli o assorbimenti da parte di qualche astronave. L’oggetto pare sia stato semplicemente sollevato dalla sua posa, nell’arida distesa rossa dove era stato a quanto pare installato, e sparito. Per lasciare spazio a tutte le ipotesi circa la sua comparsa.
Odissea nello spazio
A quanto sembra, già il 18 novembre scorso il cosiddetto “monolite” era stato individuato. E poi raggiunto anche, da un gruppo di esploratori che lo aveva per la prima volta ripreso e mostrato al mondo. Incredibile la somiglianza con il monolite autentico (sia pure nella finzione), quello che Stanley Kubrick fece apparire davanti alla grotta degli ominidi in 2001: Odissea nello spazio. Un film storico ma un film appunto. Difficile che la lastra di metallo nero apparsa nel deserto dell’ovest americano sia di origini extraterrestri e, ancora meno, che abbia capacità eccezionali. Eppure, la straordinaria somiglianza con l’oggetto del film del 1968 ha stuzzicato la curiosità e il dibattito praticamente a livello internazionale. Catalizzando di fatto l’attenzione mondiale in un’area che, pur nella sua selvaggia bellezza, fino a qualche giorno fa a stento avremmo saputo riconoscere in fotografia.
Via dal deserto
Un oggetto effettivamente di origine sconosciuta il monolite, nel senso che non è ancora chiaro cosa di preciso sia né chi l’abbia messo proprio lì. La citazione al capolavoro di Kubrick sembra palese, tant’è che alcuni hanno ipotizzato un’opera di un artista new wave (o simili), grande fan del geniale regista o, specificamente, del suo film. E chissà che non sia stata proprio la rilevante attenzione mediatica a spingere gli ignoti a rimuoverla. Anche perché resta il fatto che, come ricordato dalla Cnn, installare strutture artificiali (comprese le opere d’arte) su terreni pubblici è illegale negli Stati Uniti. Anche fossero di un altro pianeta.