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USA, NON SARA’ INCRIMINATO L’AGENTE CHE UCCISE IL GIOVANE NERO A ZION

La Procura dell’Illinois ha deciso che la reazione dell’agente di polizia che lo scorso quattro aprile aprì il fuoco e uccise un 17enne afroamericano, è “giustificata”. Il giovane, Justus Howell, aveva in mano una pistola e l’agente, che ha avuto paura per la sua incolumità, ha estratto la pistola d’ordinanza ed ha sparato. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti Howell si era dato appuntamento con un uomo in una delle strade di Zion per acquistare una pistola, ma aveva tentato di rubare un’arma scatenando così una lite. La confusione provocata dalla lite e dal rumore di uno sparo avevano attirato l’attenzione di una gente di polizia bianco, Eric Hill, che poi inseguì il giovane. Dopo pochi attimi il giovane si ferma e gli punta contro una pistola, è a quel punto che Hill ha estratto la sua pistola d’ordinanza ed ha fatto fuoco uccidendo il giovane.

La decisione della Procura di far cadere le accuse nei confronti dell’uomo delle forze dell’ordine rischia di far riesplodere le proteste e, dopo gli ultimi avvenimenti di Baltimora, la preoccupazione è che a Zion tornino i disordini e le rivolte in strada.

La mancata incriminazione di Eric Hill arriva dopo che anche la procura del Wisconsin ha deciso di non accusare l’agente che lo scorso 6 marzo uccise un ragazzo afroamericano di 19 anni, sparandogli 7 colpi di pistola in soli tre secondi. Per il procuratore distrettuale l’agente fece “un uso legale della forza”.

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