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Usa, la polizia ammanetta una ragazzina 14enne

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Continuano a spuntare video che provano la brutalità usata dagli agenti della polizia degli Stati Uniti. Poco tempo fa era apparso in tutte le televisioni e nel web il video di un membro delle forze dell’ordine che uccise Tamir Rice, un ragazzino di 12 anni e afroamericano, perché aveva scambiato la sua pistola giocattolo per vera. Ora gli animi, di quanti in questi mesi hanno accusato pubblicamente la polizia Usa con proteste e manifestazioni, tornano a scaldarsi a causa della diffusione di un nuovo video registrato dalle telecamere di sicurezza.

Le immagini mostrano un’adolescente accorrere dopo aver udito lo sparo – con cui l’agente ha ucciso il bambino afroamericano -, si tratta della sorella quattordicenne del piccolo. Ma l’agente la immobilizza e la fa salire sull’auto di servizio, stazionata a pochi metri da dove giace inerme il corpo del fratellino. A diffondere il filmato è stata la Northeast Ohio Media Group, che è riuscita a spuntarla dopo aver avuto lunghe discussioni con le autorità locali.

Il video – reso pubblico solo recentemente – mostra i fatti accaduti in realtà il 22 novembre. Tornano così ad aprirsi un ventaglio di polemiche sugli abusi commessi dalle forze dell’ordine americane, sulla loro brutalità e sul loro “grilletto facile”. Solo pochi mesi fa un agente aveva ucciso Michael Broen, un uomo di colore, ciò aveva causato un’ondata di proteste e manifestazioni da parte degli abitanti della cittadina di Ferguson sfociate, in alcuni casi, in violenza.

Manuela Petrini: