E’ avvenuta ad Huntsville, in Texas, la prima esecuzione del 2017 di un condannato a morte. Christopher Wilkins, un uomo di 48 anni – giustiziato tramite iniezione letale – era accusato di aver ucciso due uomini in seguito a una banale lite. Secondo quanto riportato dagli investigatori, infatti, sembrerebbe che una delle due vittime lo avesse preso in giro per essere finito in un finto affare di droga. Gli omicidi avvennero nel 2005 nella città di Fort Worth, in Texas. Poco prima dell’esecuzione Wilkins ha voluto chiedere scusa ai parenti delle vittime che hanno assistito all’esecuzione e, attraverso il vetro ha detto “mi dispiace”. L’uomo è stato dichiarato morto alle 6.29 della sera, ora locale, 13 minuti dopo l’iniezione di pentobarbital.
Durante il processo che si svolse nel 2008, Wilkins raccontò ai giurati, passo dopo passo, come si svolsero i fatti avvenuti nel 2005 e come una semplice lite si trasformò in un duplice omicidio. Inoltre, durante il processo, Wilkins disse ai giurati che non gli importava nulla che sulla sua testa pendesse una condanna a morte.
Quella di Wilkins è la 539esima condanna a morte in Texas, da quando nel 1976 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha reintrodotto la pena di morte. Nel 2016 sono state venti le condanne a morte eseguite, la cifra più bassa registrata nel Paese dal 1991.