Sarà processato con l’accusa di omicidio. Questo accadrà nei prossimi giorni al poliziotto che nell’aprile scorso a Summerville, in South Carolina, uccise un afroamericano disarmato mentre fuggiva, sparandogli alle spalle. La decisione è stata presa dalla procura locale dopo lo shock provocato dal video che immortala gli ultimi momenti di vita Walter Scott, vittima dell’agente, freddato da ben otto proiettili mentre correva nel tentativo di sfuggire all’agente.
La vicenda del cinquantenne di colore aveva profondamente commosso e scosso l’America, infatti una folla era accorsa ai suoi funerali, nei quali la bara era coperta dalla bandiera americana. L’uomo era stato fermato in auto per un controllo di routine: un faro della sua Mercedes non era funzionante. Forse ha provato a scappare per una questione di alimenti non pagati alla ex moglie, almeno secondo l’avvocato.
Le persone avevano definito l’omicidio una “tragedia senza senso. Qualcosa che si sarebbe potuto evitare”, lamentando che di sicuro ai poliziotti in accademia non viene insegnato a sparare a qualcuno che scappa, a meno che non sia in pericolo di vita qualcun altro. Erano state organizzate anche veglie di protesta a North Charleston, dove era avvenuto la tragedia. Comunque l’agente è stato incastrato proprio dal video girato con il cellulare da un passate.