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UNGHERIA: TORNA LA CALMA AL CAMPO MIGRANTI DI ROSZKE, MA L’ESERCITO SI ADDESTRA AL CONFINE

Sembra essere tornata la calma – almeno apparentemente – nel campo di raccolta di Roszke, a circa un chilometro dl confine tra Ungheria e Serbia. La gran parte dei migranti ha acconsentito di passare la notte nelle tende che i volontari hanno allestito. Minima la presenza della polizia vista la tranquillità nel campo. Nel frattempo una squadra di volontari ha organizzato delle liste con numeri per salire a bordo dei bus diretti al confine con l’Austria. Allo stesso tempo però, altri gruppi di migranti hanno passato la notte a circa un centinaio di metri dal campo, dove numerose persone del luogo offrono passaggi a pagamento verso Budapest.

Nel frattempo l’Ungheria sta valutando la possibilità di introdurre regole che siano molto più severe nei confronti di chi entra illegalmente nel Paese. Queste nuove norme sono state promosse dal governo conservatore di Viktor Orban, che in questi giorni ha pesantemente criticato l’Unione europea per come ha gestito la crisi dei flussi migratori negli ultimi mesi.

In molte occasioni Orban ha dichiarato di voler seguire una linea dura nei confronti dei migranti, sostenendo di doverlo fare per “proteggere i confini dell’Europa”. Ora il suo governo sta valutando se utilizzare l’esercito come sostegno alla polizia di stanza al confine con la Serbia. Una valutazione che sembra non necessaria, in quanto l’esercito è già stato inviato al confine – con l’ordine di non aprire il fuoco sui profughi – ed è già entrato nel pieno degli addestramenti per preparare i propri effettivi a una stretta sorveglianza della frontiera meridionale della Serbia.

 

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