Il maggiore dei carabinieri Luciano Soligo, già comandante della compagnia Talenti-Montesacro, è tra gli indagati nella nuova inchiesta del pubblico ministero Giovanni Musarò sui falsi verbali e sui depistaggi legati al pestaggio in caserma cui fu sottoposto Stefano Cucchi poche ore dopo essere stato arrestato per droga.
L'indagine
L'inchiesta chiama in causa anche il luogotenente Massimiliano Colombo (comandante della Stazione Tor Sapienza) che la scorsa settimana è stato interrogato per oltre 7 ore in Procura e il carabiniere scelto Francesco Di Sano, finiti nei guai per aver dovuto modificare il verbale sullo stato di salute di Cucchi quando fu portato proprio a Tor Sapienza proveniente dalla caserma Casilina.
Anniversario
“Falsi ordinati per far dire ai medici legali dei magistrati che mio fratello era morto di suo, che era solo caduto ed in fin dei conti non si era fatto niente. Era morto solo ed esclusivamente per colpa sua e nostra – ha scritto su Facebook Ilaria Cucchi nel nono anniversario della morte del fratello Stefano -. Io e Fabio lo abbiamo detto per anni che ciò non era assolutamente vero. Lo abbiamo urlato per nove anni. Che sensazione provo ora? Soddisfazione? No. Rabbia per tutto il dolore infertoci con insulti minacce e false verità? Si. Dolore ed amarezza, come cittadina. Per l'Arma dei Carabinieri? Anche”. Ilaria Cucchi spiega che vorrebbe i militari “a fianco a noi ma ho negli occhi lo sguardo del suo Comandante a lungo fisso su quelli di Fabio. Come quando ci si sfida a chi abbassa prima lo sguardo. Non è ancora finita questa storia dove una normale famiglia Italiana viene stritolata da uomini delle istituzioni ma reagisce e resiste per nove anni senza mai perdere fiducia in esse”.