Un nome e un volto per l'omicidio di Simonetta Gaggioli, 76 anni, trovata morta mesi fa su un ciglio di una strada, dentro un sacco avvolto poi da una coperta, in provincia di Livorno. Secondo i carabinieri, Pereira Gomes avrebbe ucciso la donna con un cocktail di farmaci. Dagli esami tossicologici eseguiti su Maria Gaggioli, infatti, sarebbe stata rilevata l'assunzione di una dose 10 volte superiore alla prescrizione di amlodipina, principio attivo contro l'ipertensione che la donna assumeva dietro regolare ricetta insieme ad un ansiolitico, Alprazolam, che invece è stato rinvenuto in dosi 20 volte superiori. La Gomes era già indagata insieme al figlio della vittima Filipo Andreani, disoccupato.
Il possibile movente
Sempre secondo quanto è emerso dalle indagini, a far scattare l'omicidio sarebbe stato un clima di rapporti conflittuali della nuora con la vittima dettati anche dalla coabitazione in un appartamento di 60 metri quadri dei tre adulti, più altrettanti figli minori, e forse dal fatto che, ipotizzano gli investigatori, la nuora voleva portare la famiglia a vivere definitivamente in Brasile. Anche quando abitavano a Follonica, prima di trasferirsi nell'appartamento in affitto a Riotorto, si erano già manifestati problemi di coabitazione con alcuni interventi dei carabinieri.
Dalla scomparsa alla morte
Il corpo senza vita della donna è stato ritrovato il 3 agosto scorso da un passante ed era in stato di decomposizione. Simonetta Gaggioli era scomparsa da qualche giorno.