L’imprenditore avrebbe comprovato l’effettivo esercizio della sua attività, e quindi l’impiego dei lavoratori, anche attraverso la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi. In questo modo l’ente pubblico è caduto in errore, erogando loro l’indennità. Nel dettaglio 431 per disoccupazione agricola, 352 per malattia, 31 per maternità e 18 per congedo parentale.
Inoltre, gli accertamenti condotti avrebbero appurato che l’azienda agricola, per il periodo dal 2007 al 2012, avrebbe omesso di versare i relativi contributi previdenziali INPS quantificati in oltre 400 mila euro. Tutte le situazioni penalmente rilevanti emerse a carico del titolare dell’azienda agricola dagli accertamenti sono state segnalate alla Autorità Giudiziaria. La posizione dei 517 braccianti agricoli è al vaglio della stessa autorità competente per le indennità indebitamente percepite.
Le immagini utilizzate in forma anonima negli articoli sono in parte prese da internet allo scopo puramente descrittivo/divulgativo. Se riconosci la proprietà di una foto e non intendi concederne l’utilizzo o vuoi firmarla: invia una segnalazione a direttore@interris.it