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Trovate ossa umane in un pozzo

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Macabra scoperta a Porto Recanati, in provincia di Macerata, dove, durante gli scavi compiuti vicino a un casolare abbandonato nei pressi dell'Hotel House, sono state rinvenute una ventina di osse umane, tra cui un cranio

Un cimitero di “invisibili”

Secondo gli investigatori, l'ipotesi è che i corpi possano appartenere a migranti irregolari uccisi senza che nessuno li abbia cercati, o ne abbia chiesto il corpo. Infatti, secondo quanto emerso dalle indagini svolte dalla poliazia coordinata dal pm di Macerata Rosanna Buccini, le ossa ritrovate non sono compatibili con la presenza di un solo cadavere. Dentro il pozzo sono stati ritrovati anche una scarpa bianca, brandelli di foulard e di maglia. 

Il caso di Cameyi Mossamet

In un primo momento, infatti i frammenti ritrovati sembravano essere riconducibili a una persona esile, minuta, di sesso femminile, con molta probabilità un'adolescente. Questi elementi, oltre ai brandelli di vestiario rinvenuti, hanno portato gli inquirenti a sospettare che nel pozzo ci siano anche i resti di Cameyi Mossamet, la 15enne bengalese scomparsa da Ancona la mattina del 29 maggio 2010, otto anni fa, quando non arrivò mai alla scuola media Marconi. Le tracce seguite dagli investigatori portarono all'Hotel House – un grattacielo dove vivono circa 2mila persone ed è presente una forte connotazione multietnica – dove la stessa potrebbe essere andata con un amico allora 19enne: la ragazzina non venne mai ritrovata e l'inchiesta non aveva portato ad alcun esito. Solo l'esame del Dna potrà dare risposte sull'identità di quei resti esaminati dai medici legali.

 

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