Stando alle prime informazioni, sarebbero almeno trentuno i migranti giunti nella notte nel porto di Crotone. Si tratterebbe di trenta uomini e una donna iracheni. Questa volta gli scafisti, in seguito prontamente fermati dalle autorità, hanno optato per un altro mezzo: una barca a vela lunga dodici metri.
Il recupero
Nella notte, il Comando centrale della Capitaneria di Porto di Roma ha segnalato alla Guardia costiera e alla Guardia di Finanza la presenza di una barca al largo della città calabrese di Crotone. Come ha dichiarato la Capitaneria di porto di Crotone, “l'imbarcazione non si trovava in difficoltà” che è stata, poi, scortata nel porto di Crotone in quella che non è stata un'operazione di soccorso, bensì di law enforcement. Accertate le “buone condizioni di salute” dei migranti, la Croce rossa italiana si è, in seguito, occupata dell'accoglienza dei profughi nel centro d'accoglienza Sant'Anna di Capo Rizzuto.
Scafisti a bordo
Stando alle prime indagini, le autorità avrebbero fermato anche i presunti scafisti, tre uomini di nazionalità diversa da quella dei migranti a cui era stato deputato il compito di condurre la barca a vela dalla Turchia alle coste calabre. “Attualmente, sono in corso accertamenti” ha dichiarato la Capitaneria di porto di Crotone.
Lo stallo della Gregoretti
Intanto, nel porto siciliano di Augusta resta ormeggiata da sabato scorsola nave della Guardia Costiera Gregoretti con a bordo 131 migranti fino a nuovo ordine. Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha fatto sapere, infatti, che lo stallo non si supererà fino a nuova decisione da parte della Commissione europea. Le persone a bordo sono costantemente assistite dal personale della Guardia costiera e dagli operatori sanitari.