Tutti noi siamo abituati a vedere documentari in tv di qualsiasi tipologia; spesso però non rivolgiamo l’attenzione sui rischi che alcune persone corrono per filmarli. A volte sono vere e proprie imprese che, come tutte le sfide ardue, possono fallire.
E’ stato purtroppo il caso di Andreas Fransson e Jp Auclair, due autentiche star dello sci estremo, che hanno perso la vita travolti da una valanga che li ha trascinati per decine e decine di metri. I due sciatori si trovavano sul monte San Lorenzo, una delle cime più alte della Patagonia nella regione montuosa di Ayden, situato a circa 2.200 km da Santiago del Cile al confine con l’Argentina.
Fransson era un giovane atleta svedese di soli 31 anni mentre il suo compagno d’avventura Auclair proveniva dal Canada e ne aveva 37. I due stavano lavorando per girare un reportage accompagnati da altri due svedesi rimasti miracolosamente illesi. I corpi degli sciatori sono stati ritrovati a più di 3.700 metri di quota sul versante argentino in una zona quasi inaccessibile. I soccorritori, a causa della difficoltà di raggiungere il luogo, hanno impiegato parecchio tempo per localizzare le due vittime che erano comunque riuscite ad effettuare una chiamata di emergenza.