Notte di terrore a Città del Messico, centro politico, economico e culturale dell'omonimo Stato all'estremo nord dell'America Latina. Un commando di uomini armati travestiti da mariachi, i musicisti locali che si esibiscono in abiti tradizinoali, ha aperto il fuoco nella centralissima e affollata Piazza Garibaldi, provocando la morte di 3 persone e il ferimento altre sette.
L'assalto è avvenuto poco prima delle 22 di venerdì, le 5 di mattina di sabato qui in Italia. La polizia messicana ha diramato un comunicato in cui si spiega come, per adesso, non siano chiari né il movente né l'identità degli assalitori, ma che la piazza si trova vicino al quartiere di Tepito, in cui opera un cartello di signori della droga la violenta gang di La Union, considerato la più grande organizzazione criminale della capitale. Nell'ultimo mese infatti il quartiere è stato messo a ferro e fuoco a seguito dell'arresto del presunto leader della banda, Roberto Moyado Esparza, detto o El Betito.
Narcos
Il Messico sta subendo un'ondata di violenza da quando il governo federale nel 2006 ha dispiegato l'esercito per combattere i cartelli dei narcotrafficanti. Secondo stime ufficiali, negli ultimi 12 anni sono oltre 200 mila le persone uccise, con il numero record di 28.702 registrato lo scorso anno. Altre 37 mila persone inoltre risultano svanite nel nulla, probabili vittime della guerra dei narcos.