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TRATTA DI TRANS DALL’ARGENTINA, ERANO COSTRETTI A PRENDERE ORMONI E OPERARSI

Sgominata una nuova tratta di esseri umani: questa volta a finire nelle mani degli aguzzini erano i ragazzi. I giovani erano reclutati in Argentina, poi collocati in una struttura a Buenos Aires, dove con l’aiuto di medici compiacenti erano sottoposti a pesanti cure ormonali e interventi di chirurgia plastica per poi avviarli alla prostituzione transessuale, prima nel loro Paese, poi, per i migliori, in Italia, nello specifico a Roma e sul litorale romano. Sono 11 le persone arrestate dai carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati, perché ritenute responsabili a vario titolo, da organizzazione criminale dedita alla tratta di esseri umani, al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, allo sfruttamento della prostituzione e anche spaccio di stupefacenti. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. In riferimento all’operazione dei carabinieri, c’è un docufilm del 2005 che mostra la struttura in cui erano ospitati i giovani a Buenos Aires. Si chiama “Hotel Gondolin”, diretto da Fernando Lopez Escrivà, che viene anche citato nell’ordinanzia.

L’indagine prende avvio proprio dalla denuncia presentata ai carabinieri da un giovane vittima della tratta. Da quel momento sono scattate ricerche e pedinamenti e subito si è delineata l’esistenza dell’organizzazione criminale, in “attività” da circa 10 anni, che teneva assoggettati circa 30-40 ragazzi alla volta grazie al capo e promotore detto “Mamà”. E stata accertata l’esistenza di un vincolo indissolubile tra gli affiliati e le vittime, che non avevano alcuna libertà, e che erano costretti alla prostituzione attraverso continue riunioni nelle quali i referenti di zona dettavano gli ordini, indicavano gli orari di lavoro e quanto ogni singolo transessuale doveva guadagnare e consegnare ai sodali.

La disubbidienza, non è difficile immaginarlo, veniva pagata con dure violenze fisiche e psicologiche: nel corso dell’indagine è stato anche accertato il suicidio di un giovane transessuale, che si è lanciato dall’appartamento dove viveva a Pomezia. A tutto ciò si aggiunge anche il consumo di droga, ai ragazzi infatti veniva data anche la cocaina da consumare con i loro clienti. L’operazione. Tuttora in corso, vede l’impiego di circa 100 carabinieri tra le province di Roma e Ascoli Piceno.

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