La tragedia delle morti per mare non smette di far parlare. Questa volta, però, non riguarda dei clandestini, ma il traghetto che sabato scorso è stato travolto dalle onde al largo delle coste nordoccidentali della Birmania: il bilancio delle vittime è salito a 59, a riportarlo sono i media statali. Il quotidiano Myanma Ahlin afferma che oggi i soccorritori hanno recuperato altri 23 corpi dentro l’imbarcazione, mentre il numero dei sopravvissuti sale a 169. Ad occuparsi delle operazioni di recupero sono la marina nazionale affiancata da imbarcazioni private.
L’affollato traghetto a due piani stava trasportando più di 225 passeggeri, tra cui non erano presenti turisti, quando ha lasciato la città costiera di Kyaukphyu diretto verso Sittwe, nello stato di Rakhine occidentale, quando è stato travolto dal mare mosso affondando. La causa della tragedia non è da imputare solo alle cattive condizioni climatiche, il traghetto è infatti affondato per motivi ancora da chiarire, forse anche a causa dell’alto numero di persone a bordo, superiore al limite consentito.
La disgrazia ricorda quella avvenuta esattamente un mese prima nel fiume Padma, in Bangladesh, in cui un ferry con circa 200 passeggeri a bordo è caduto a picco, causando il decesso di più di 70 persone e un numero imprecisato di dispersi.