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Tragedia nel Canale di Sicilia, si rovescia un barcone: 10 morti

Un’altra tragedia si è consumata nel Canale di Sicilia. Nonostante il tempestivo intervento della Guardia Costiera, che ha comunque messo in salvo 121 persone, altre 10 sono morte. Nella giornata di ieri sono 941 i migranti che sono stati salvati nei mari siciliani grazie alle operazioni condotte dalla Guardia Costiera, in coordinamento dal centro Nazionale di soccorso a Roma. La segnalazione del barcone in difficoltà è arrivata nel pomeriggio di ieri alla Centrale operativa dell’equipaggio del rimorchiatore “OOC Cougar” che si trovava in servizio presso le piattaforme petrolifere libiche.

Sul luogo era presente anche la nave Dattilo della Guardia costiera che aveva a bordo 318 migranti salvati in un a precedente operazione. In meno di 24 ore sono state 7 le operazioni di soccorso coordinate dai militari italiani in una zona di mare di circa 50 miglia a nord della Libia. In totale sono stati soccorsi cinque gommoni e due barconi carichi di migranti, provenienti dalla Siria, Palestina, Tunisia, Libia e dalla zona subsahariana. Tra le persone tratte i salvo c’erano oltre 30 bambini e più di 50 donne, di cui una incinta.

Come dimostrano i dati relativi all’immigrazione pubblicati sul sito del ministero dell’interno, nei primi due mesi del 2015 sulle coste italiane sono sbarcati 7882 migranti (3459 a gennaio, 4423 a febbraio), ossia il 43,1% in più dello stesso periodo dello scorso anno. dal 1 gennaio al 28 febbraio gli sbarchi sono stati 69 a fronte dei 46 del 2014. Gli immigrati presenti nelle strutture di accoglienza temporanea – centri di accoglienza e per richiedenti di asilo – sono attualmente 67.128. le presenze più numerose si registrano in Sicilia (13.999 persone pari al 21%), a seguire Lazio (13%), Lombardia (9%) e Puglia (9%).

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