“Un tragico incidente”: così una guardia giurata di 23 anni, in servizio presso una società di vigilanza di Roma, ha giustificato la morte di un suo collega 36enne, raggiunto da un colpo fatale partito dalla sua pistola. L’uomo, di origini salernitane e coinquilino della vittima, con la quale condivideva un appartamento nel quartiere romano di Centocelle, in Via degli elci, avrebbe raccontato agli inquirenti di aver sparato accidentalmente mentre era intento a pulire la propria arma e a controllare che non vi fossero proiettili in canna. Immediata la chiamata dei soccorsi, giunti sul posto in poco tempo ma quando per l’uomo colpito non c’era già più nulla da fare. E’ stato lo stesso coinquilino a chiamare il 112 per allertare i Carabinieri, raccontando quanto appena accaduto, continuando a ribadire come si fosse trattato di una drammatica fatalità.
Il dramma
La vittima, di origine tedesca, è spirata sul posto poco prima dell’arrivo dei sanitari del 118 senza che fosse possibile far nulla per aiutarlo. Lo sparo sarebbe partito questa mattina, sul presto, come raccontato dallo stesso 23enne. Secondo quanto riferito, nell’appartamento si sarebbe trovata anche un’altra persona la quale, però, pur interrogata non ha saputo fornire ulteriori dettagli utili per capire l’esatta dinamica dei fatti. Il proiettile avrebbe colpito l’uomo all’altezza della spalla ma, a far luce sul decesso, sarà l’esame autoptico disposto sul suo corpo, dal quale sarà possibile capire se la morte sia arrivata sul colpo o se siano sopraggiunte delle complicanze.
Roma, indaga la Squadra mobile
Sul caso sta indagando la Squadra mobile di Roma. Stando a quanto riportato dagli inquirenti, l’uomo era nato in Germania ma da molti anni residente in Italia e attualmente impiegato presso la stessa società del suo coinquilino. Sul posto è intervenuta anche la Polizia scientifica per i primi rilevamenti all’interno dell’appartamento di Via degli elci. Per ulteriori dettagli, però, resta necessario l’esito dell’autopsia.