Si è gettata nel vuoto quattro giorni dopo aver partorito. Un salto di dieci metri, in piena notte, da una delle finestre dell’ospedale dove era assistita. Una tragedia che ripropone fortemente il tema dell’assistenza piscologica alle donne in un momento così delicato come il parto. E’ accaduto nel marchigiano, dove una 36enne si è suicidata gettandosi dal terzo piano dell’ospedale Murri di Jesi; aveva da poco dato alla luce un bimbo, ma la gioia della nascita non ha schiarito le nubi dentro di lei. La donna, originaria della Vallesina, è stata trovata agonizzante nel cortile dell’ospedale. Dalle indagini si pensa che il suicidio sia stato innescato a causa di una depressione post-parto; una tragedia che lascia spiazzati, a maggior ragione rileggendo ciò che il 26 settembre ha scritto nella sua bacheca facebook : “Amore che bello darti al mondo, benvenuto”.
La sua vita privata appariva normalissima: lavorava in una grande azienda di Jesi come impiegata e addetta al marketing. Dopo un lungo fidanzamento si era anche sposata con un suo coetaneo e parenti e amici non hanno mai percepito nulla di strano. La pista dell’incidente è stata per ora esclusa dagli inquirenti dopo che si è saputo che anni fa aveva dovuto combattere contro una depressione che sembrava ormai vinta.