Nonostante le prime analisi avessero dato esito negativo, gli esami molecolari hanno confermato l’ipotesi iniziale dei medici: il decesso del 25enne di Valperga, avvenuto nella giornata di domenica, è stato causato dalla meningite. Come da prassi, i familiari del giovane sono stati sottoposti alla profilassi antibiotica. Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl di Ivrea, dopo aver sentito la famiglia del giovane, hanno individuato tredici persone che sono state a contatto con lui negli ultimi giorni. Solo otto di loro però rientravano nei criteri previsti dall’attuale protocollo e quindi sono stati sottoposti a profilassi. “Non è il caso di allarmarsi – ha dichiarato all’Ansa Vittorio De Micheli, epidemiologo della direzione sanitaria regionale -. La meningite in inverno non è un evento inatteso”.
Nel frattempo, un altro caso di meningite da meningococco è stato accertato all’ospedale di Legnano, dove è stato ricoverato in rianimazione un paziente di 50 anni di Canegrate. La notizia è stata confermata dall’assessore alla Sanità delle Regione Lombardia, Giulio Gallera. “Gli accertamenti clinici del ricoverato con evidenti segni di sepsi hanno evidenziato la presenza di stafilococco nel sangue e di meningococco“, ha precisato Gallera. Invece sono in netto miglioramento le condizioni del paziente di Busto Garolfo (Milano), anche lui ricoverato all’ospedale di Legnano, con una meningite da pneumococco, quindi non contagiosa.