Nuovi guai giudiziari per lāex premier thai Yingluck Shinawatra, infatti il procuratore generale ha incriminato in via ufficiale la donna, che se viene riconosciuta colpevole potrebbe scontare fino a 10 anni di prigione. Accusata di negligenze per il suo ruolo nello schema di sussidi per la produzione del riso, secondo lāaccusa il programma era mirato alla compravendita di voti e sarebbe costato miliardi di dollari alle casse dello stato. Lāex primo Ministro comunque respinge con forza ogni accusa.
La Corte suprema dovrĆ decidere entro il 19 marzo se rinviare a giudizio e processare la donna, intanto il pubblico ministero ha depositato coltre 20 casse contenenti documenti legati alla vicenda giudiziaria. le nuove accuse rappresentano perĆ² solo lāultimo atto di una lotta decennale fra il clan Thaksis e lāestablishment militare, che nel maggio scorso ha fatto un colpo di stato e deposto la Shinawatra.
Analisti ed esperti di politica thai sottolineano perĆ² che questa decisione potrebbe alimentare ulteriormente le divisioni e fratture in un paese attraversato ormai da anni, da una crisi politica. il timore ĆØ che possano riprendere le proteste di piazza che, in passato, piĆ¹ di una volta sono sfociate in episodi di violenza e guerriglia urbana, con decine di morti e feriti.Ā I sostenitori di Yingluck, le “camicie rosse”, parlano di un piano in atto da tempo per eliminare la famiglia Shinawatra e il suo partito dalla vita politica ed economica della Thailandia.
Dal 2005 la nazione ĆØ teatro di profondi scontri tra ācamicie rosseā, vicine agli Shinawatra, e le ācamicie gialleā, rappresentanti dei democratici. Nel 2010 gli scontri fra manifestanti e polizia hanno causato un centinaio di vittime e lāapice lo scorso maggio, con il colpo di stato militare che ha causato 27 morti. Tuttora detengono loro il potere, con il capo delle Forze armate nominato Primo Ministro che ha il compito di riformare lo stato, anche se si ignorano i contenuti di tali riforme, tanto che si teme una deriva autoritaria.