Sono almeno 11 le vittime accertate dopo il terremoto che ieri ha investito il monte Kinabalu, la parte malaysiana dell’isola del Borneo. A renderlo noto è il ministro del Turismo, aggiungendo che ci sarebbero ancora 8 i dispersi. Per i 137 scalatori, che erano rimasti intrappolati sulla cima del monte, ci sono buone notizie e la squadra di soccorso è riuscita a metterli in salvo. A riferirlo è la Bbc. Il terremoto di magnitudo sei, ha colpito il Paese vicino al Monte Kinabalu e il suo epicentro è stato localizzato a 54 chilometri a est da Kota Kinabalu, capitale dello Stato di Sabah. Secondo la stampa internazionale la scossa avrebbe provocato danni alle infrastrutture nella regione.
Secondo quanto detto da alcuni abitanti della zona ci sarebbe “l’ira degli aki” dietro questa tragedia, e gli stessi sostengono che a scatenare questa fantomatica collera potrebbe essere stato il comportamento di turisti accusati di aver ‘dissacrato’ la montagna esibendosi come nudisti o urinando sulle rocce. Questa convinzione diffusa tra la popolazione locale è confermata dai tweet che hanno seguito le prime scosse. Sul social network infatti hanno fatto circolare le foto di sei nudisti uomini sul Kinbalu e poi quella di un’altra comitiva di 10 escursionisti, incluse alcune donne, che si erano pure spogliati sulla montagna.