Si è aggravato il bilancio delle vittime causate dal violentissimo terremoto che di magnitudo 7,8 che ha colpito la zona cosiera dell’Ecuador centrale, circa a 170 chilometri dalla capitale Quito, facendo così salire a 233 il numero dei morti. Sono salite a 233 le vittime del violento terremoto di magnitudo 7,8 che ha colpito la zona costiera centrale dell’Ecuador, a circa 170 chilometri dalla capitale Quito. Lo ha annunciato il presidente Rafael Correa.
Il servizio geologico degli Stati Uniti ha comunicato che il terremoto ha avuto il suo epicentro 27 chilometri a sud-est di Muisne, in una zona turistica di porti di pesca, a una profondità di 19 chilometri. Il vicepresidente ecuadoriano Jorge Glas ha disposto lo stato di emergenza in sei province del Paese. Il rischio tsunami è stato escluso dallo stesso Glas che però ha chiesto alle popolazioni di alcuni punti della costa di evacuare preventivamente di fronte a possibili mareggiate.
I feriti sono oltre 500 e ci sono stati “danni strutturali”, precisano fonti locali. La scossa ha colpito diverse regioni del paese ed è stato avvertito anche in alcune località della Colombia. In alcune aree ci sono problemi nelle comunicazioni e nella fornitura dell’energia elettrica. Le autorità dell’aviazione hanno d’altra parte chiuso l’aeroporto di Manta “a causa dei seri danni nella torre di controllo”.