E'di 21 feriti lievi e nessun danno grave il bilancio del terremoto di magnitudo 6.5 che ha colpito ieri il Giappone nordoccidentale. L'Agenzia meteorologica giapponese ha riferito che il terremoto ha colpito la costa occidentale di Yamagata ieri alle 22,22 ora locale (le 15,30 in Italia) con epicentro a circa 50 chilometri a sudovest della città di Sakata (di circa 220mila abitanti) e a circa 200 km a nord di Tokyo, ed ipocentro a 34 chilometri di profondità.
Allerta tsunami
Molte le case sulla costa evacuate a causa di un'allerta tsunami poi rientrata. Nel 2016, un terremoto della stessa magnitudo, aveva provocato 9 morti. Oggi la situazione è tornata quasi alla normalità, con la maggior parte dei treni in funzione e l'elettricità ripristinata a migliaia di abitazioni che erano rimaste senza energia. E' la seconda scosssa in poche ore per il Paese nipponico; ieri, 18 giugno, un sisma di 4,5 gradi sulla scala richter aveva colpito sempre la costa ma più a sud, a Tsuruoka, nella Prefettura di Yamagata, a 42 kilometri di profondità. Anche in quel caso, non si erano verificati danni a cose e persone. La scossa di ieri è ritenuta molto potente anche se lontana per intensità da quella che colpì il Giappone nel 2011 e che provocò, tra l’altro, l’incidente della centrale nucleare di Fukushima: allora l’intensità sfiorò i 9 gradi della scala Richter. Anche nelle vicinanze di Sakata sono presenti impianti nucleari — per la precisione, si tatta della centrale Kashiwazaki-Kariwa, a Niigata — ma le autorità hanno subito assicurato che l'impanto non ha subìto danni e che non si registrano anomalie di alcun tipo.