La famiglia della 12enne ternana colpita da un coetaneo senegalese, fuori dalla scuola “Benedetto Brin”, ha sporto denuncia ai carabinieri per lesioni e confermato i motivi dell’aggressione. La bambina ha riportato una contusione toracica guaribile in venti giorni. I genitori sono stati sentiti dai carabinieri e hanno confermato la versione già data in precedenza tornando a sottolineare che l’aggressione sarebbe avvenuta per il crocefisso che la bambina portava al collo. La mamma della vittima era l’unica adulta presente al momento del fatto.
Anche se ancora è presto per dire se sia trattato di una violenza legata alla diversità di credo indigna che il semplice manifestare la propria fede religiosa possa essere motivo di odio e disprezzo, un fatto ancora più grave perchè l’autore sarebbe un giovanissimo nei confronti di una coetanea. Tra i due bambini c’era stato qualche screzio anche nei giorni precedenti e ora saranno i carabinieri ad approfondire la questione. Stamani i compagni di scuola dei due protagonisti della vicenda sono entrati in classe alla spicciolata, la maggior parte senza essere accompagnati dai genitori.
In classe è regolarmente entrato il dodicenne senegalese, mentre la ragazzina sarebbe ancora a casa. “Questo ragazzino – spiega la vicepreside dell’istituto – è arrivato in questa scuola il 27 aprile ed era in Italia da poco. Non parla una parola di italiano, dice al massimo ‘ciao’. Come avrebbe fatto a pronunciare quelle parole?”. La professoressa ha anche riferito un episodio accaduto recentemente, quando il ragazzino avrebbe “abbracciato una insegnante con indosso un crocifisso, forse perchè da lei si sentiva protetto”.