Le forti scosse in rapida successione e le abbondanti nevicate di questi ultimi giorni, hanno causato la loro prima vittima. Il cadavere di una persona è stato recuperato nella serata dello scorso 18 gennaio, giorno in cui si è attivato il nuovo sciame sismico nel Centro Italia, da sotto le macerie di un edificio crollato a Castel Castagna in provincia di Teramo. La tragica notizia è stata confermata dalla Prefettura alla Protezione civile. La vittima sarebbe un allevatore di 83 anni che si trovava nella stalla per accudire i suoi animali.
Nel frattempo si affievoliscono le speranze di trovare ancora in vita un uomo di 70 anni travolto da una slavina dopo la prima scossa delle 10.25 del 18 gennaio. Enrico, questo è il suo nome, stava fuggendo insieme al fratello quando è stato seppellito dalla neve che si era staccato da un costone a Ortolano, una frazione di Campotosto in provincia dell’Aquila. I vicini di casa sono riusciti a salvare il fratello, ma non sono riusciti ad individuare Enrico. Le operazioni di soccorso sono state immediate, i volontari hanno scavato anche a mani nude nella neve per rintracciare l’uomo, ma le condizioni meteo avverse rendono molto complicate le operazioni di soccorso.