Le scuole che nei giorni scorsi hanno impedito l'ingresso ai bambini non in regola con la scheda vaccinale hanno ricevuto quest'oggi un segnale molto chiaro dal Tar di Brescia. I giudici hanno accolto l'istanza dei genitori di un bambino escluso dalla frequentazione dell'asilo comunale di Lovere (Bergamo) perché senza vaccino e hanno autorizzato il ritorno a scuola fissando la trattazione collegiale per la Camera di Consiglio del 4 aprile.
La famiglia aveva presentato una richiesta di vaccinazione inviata all'Asst degli spedali civili di Brescia, ma il Comune di Lovere riteneva che ciò non fosse sufficiente all'assolvimento degli obblighi sanciti dalla legge” spiega l'avvocato Omar Cantaluppi, legale della famiglia.
“I ricorrenti, al contrario sostengono che l'obbligo loro rivolto di documentare entro il 10 marzo 2018 le avvenute vaccinazioni od ogni altro incombente che non sia quello già assecondato in occasione dell'iscrizione per l'anno in corso, sia del tutto illegittimo, e debba essere rivolto esclusivamente nei riguardi delle famiglie che hanno dichiarato, con autocertificazione, la copertura vaccinale dei propri figli”. Il Tar ha ritenuto sussistenti i requisiti per l'adozione del provvedimento cautelare, lasciando spazio alla successiva disamina del ricorso, che consentirà di fare chiarezza sulla correttezza delle linee guida dettate dal Miur, Ministero della Salute e Regione Lombardia.