A sorpresa, sono ripresi oggi all’alba i lavori di eradicazione degli ulivi nel cantiere Tap a San Foca di Melendugno. Lo stop sul tracciato dove dovrebbe venire installato il microtunnel del gasdotto è dunque durato solo due giorni. La sospensione era stata decisa dopo gli scontri dei giorni scorsi tra dimostranti no Tap e forze di polizia. Il via libera alla ripresa degli espianti è stato comunicato dalla Questura di Lecce alla sede elvetica di Tap nella tarda serata di ieri. Già dalle 6:00 di stamattina, la zona é stata presidiata da agenti in tenuta anti-sommossa.
Gli scontri sono ripresi stamane all’alba, quando oltre 200 manifestanti, tra i quali anche donne e bambini, hanno bloccato la strada provinciale Melendugno-Calimera che da San Basilio – luogo dell’espianto – conduce alla Masseria del Capitano – il sito dove vengono stoccati gli ulivi espiantati – impedendo ai camion di arrivare al magazzino di raccolta. Dall’area sono già stati portati via venti ulivi, che verranno reimpiantati una volta terminati i lavori.
Sul posto è presente anche il sindaco di Melendugno, Marco Potì, che sta invitando i manifestanti alla calma. “Si è trattato di un vero blitz. Nessuno ci aveva avvertito che sabato mattina sarebbero ripresi i lavori. La polizia è arrivata ancora una volta in un numero spropositato ancor prima dell’alba, scortando gli operai e attuando blocchi al transito su tutta l’area. È l’ennesimo vuoto di democrazia in questa storia”.
Venerdì sera erano state fatte esplodere due bombe carta davanti all’uscita secondaria dell’hotel Tiziano di Lecce, dove alloggiano anche i poliziotti impegnati nei servizi di vigilanza del cantiere. Le esplosioni fortunatamente non hanno provocato danni e, secondo gli investigatori, potrebbe essere un avvertimento alle forze dell’ordine impegnate nei servizi di sicurezza ai cantieri oppure, dato che nello stesso hotel alloggiavano anche i giocatori del Lecce, di un segnale delle frange estreme della tifoseria giallorossa.
Il Gasdotto Trans-Adriatico (conosciuto con l’acronimo inglese di TAP, Trans-Adriatic Pipeline) è un progetto volto alla costruzione di un nuovo gasdotto che dalla frontiera greco-turca attraverserà Grecia e Albania per approdare in Italia, nella provincia di Lecce permettendo l’afflusso di gas naturale proveniente dall’area del Mar Caspio (Azerbaigian) in Italia e in Europa.