Sono 14 gli arresti eseguiti dalla Guardia di Finanza per un presunto giro di tangenti nell’acquisizione di sub-appalti di opere pubbliche in Lombardia, tra cui anche quelle relative alla linea ferroviaria che dovrà collegare il terminal 1 al terminal 2 di Malpensa, opera peraltro attesa per l’estate, ma che ancora non è stata completata. Undici persone sono state destinatarie di misure cautelari in carcere, mentre altre tre ai domiciliari.
Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata “alla commissione di reati di corruzione diretta all’acquisizione di subappalti di opere pubbliche realizzate in Lombardia”. Contestati anche reati di natura fiscale, per presunta “utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti” e “indebite compensazioni”, e poi ancora la truffa ai danni dello Stato, la bancarotta fraudolenta, l’intestazione fittizia di beni e complessi societari e la “illecita concorrenza realizzata attraverso minaccia e violenza”.
Secondo quanto emerso dalle indagini, la presunta associazione a delinquere sarebbe stata formata da diversi imprenditori che hanno usato diverse società operanti nel settore dell’edilizia, anche intestate a prestanome. Gli approfondimenti di indagine, con una complessa attività di polizia giudiziaria e tributaria, hanno portato all’accertamento anche di presunte violazioni di natura penale e tributaria e di “attività distrattive del patrimonio di alcune società coinvolte, in relazione alle quali – come spiega la Guardia di finanza – il Tribunale ha dichiarato il fallimento” con ipotesi di bancarotta per i “titolari di fatto”.