E’ salito a 524 il bilancio delle persone rimaste ferite a causa dell’incendio al parco acquatico di New Taipei durante il “Color Play Asia” party di sabato sera. Il numero degli ustionati gravi e’ a quota 194 e i feriti sono stati ricoverati in 43 strutture ospedaliere dell’isola.
Tra i casi piu’ gravi ci sono quelli di chi ha subito ustioni sul 40% del corpo, ma due donne di poco piu’ di venti anni hanno subito ustioni su circa l’80% del corpo. E intanto circolano le immagini dell’incidente con persone in preda al panico o i feriti piu’ gravi soccorsi con bottiglie di acqua e trasportati sui canotti gonfiabili della struttura. Le cause dell’incendio sono ancora oggetto di indagini, ma la tragedia al Formosa Water Park -avvenuta alle 20.30 ora locale, il primo pomeriggio in Italia – viene attribuita a scintille provocate dai macchinari o da altre attrezzature per l’illuminazione del parco che avrebbero provocato la combustione della polvere colorata utilizzata durante la festa.
Tra i feriti del Formosa Water anche tredici stranieri: quattro di loro provengono da Hong Kong, uno da Macao, due dalla Cina continentale; altri due sono giapponesi, e ci sono inoltre un cittadino malese e uno proveniente da Singapore. Gli ultimi due stranieri di nazionalita’ non identificata sono un uomo di nome Alex Haas, che potrebbe essere europeo o americano, e un altro di nazionalita’ ancora ignota, il cui nome sarebbe “Fouri”, scrive l’agenzia di stampa di Taiwan Central News Agency. Il sindaco di New Taipei, Eric Chu, accorso sul luogo dell’incidente per coordinare i soccorsi, ha definito l’episodio “il piu’ grave incidente di massa mai avvenuto a New Taipei”. Il primo ministro di Taiwan, Mao Chi-kuo, durante una visita, oggi, in uno degli ospedali dove sono stati ricoverati gli ustionati, ha annunciato il divieto di utilizzo di polveri colorate fino a quando non verra’ fatta chiarezza sugli eventi di sabato sera. Nelle ultime ore intanto il dipartimento di Sanita’ della citta’ di Kaohsiung, nel sud dell’isola, e il locale Veterans General Hospital si sono detti disponibili a mettere a disposizione la pelle conservata nelle due strutture per eventuali trapianti ai feriti.