La morte di Olga, Lucia e Bernadette è stata selvaggia, silenziosa. Le tre sono state violentate e sgozzate, e una di loro ha addirittura subìto una decapitazione. Colpevole del triplice omicidio, secondo le autorità, è un uomo. Un uomo solo.
È questo a non convincere l’ex superiora del convento Delia Guadagnini, che afferma di non credere alla versione della polizia locale: “L’arresto di questa persona è un pretesto per deviare l’indagine sull’uccisione delle nostre sorelle”, ha affermato in una nota. La donna conosceva bene le tre colleghe e l’arresto di un solo individuo proprio non la convince: “E’ una deviazione” continua a ripetere a sé stessa e alla stampa,
“Non penso che questo orribile crimine sia stato commesso da una sola persona. L’impressione, piuttosto, è che i colpevoli siano più di uno e che, orribile dirlo, conoscessero il ‘mestiere’, oltre a conoscere molto bene la nostra casa”. Nella comunità dei saveriani tensione e preoccupazione non riescono ad esser smussate, e la superiora conclude affermando che “sarà il Signore a giudicare. Noi comunque andremo avanti con la nostra missione”.