Sempre più inquietante la vicenda dello stupro della ragazza minorenne a Piazzale Clodio. Secondo il gip, l’aggressore aveva pianificato tutto. Resta quindi in carcere Giuseppe Franco, il militare della Marina fermato per aver abusato della ragazza di 16 anni, violentata nella notte tra il 29 e 30 giugno a Roma. Il giudice per le indagini preliminari, Giacomo Ebner, che ha così accolto le richieste del pm Eugenio Albamonte, ha quindi emesso un’ordinanzia di custodia cautelare in carcere, in quanto “si ritengono sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato e sussiste il pericolo di reiterazione dei reati”.
Secondo il gip, si tratta di pianificazione perché il militare “ha individuato una ragazza palesemente minorenne, ha esibito un tesserino per accreditarsi come rappresentante delle forze dell’ordine e ha persuaso la minore esercitando la forza solo nei momenti in cui la ragazzina tentava di ribellarsi”. L’uomo ha “senz’altro approfittato dell’orario notturno” e del luogo in cui appartarsi, da lui “senza dubbio conosciuto”. Per il gip Ebner sussiste anche il pericolo di fuga, dato che il militare “ha cercato di far perdere le proprie tracce e che avendo fatto numerose missioni all’estero potrebbe conoscere i luoghi in cui rifugiarsi”.
L’accusato, durante l’interrogatorio, ha di nuovo negato tutto. Sostiene di non essersi finto un poliziotto, ma di aver solo mostrato il suo tesserino militare. E il 2 luglio, nel corso dell’interrogatorio di garanzia ha confermato quanto aveva già detto agli agenti delle forze dell’ordine, cioè che “la ragazzina era consenziente”. Il suo legale, Gaetano Parise, ha detto che impugnerà al tribunale del riesame di Roma l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip. L’avvocato chiederà la revoca del provvedimento e, in subordine, la concessione degli arresti domiciliari. “La versione del mio assistito – ha dichiarato – è attendibile, non fosse altro perché dal certificato medico non risulta alcuna traccia di violenza sulla ragazzina”.