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Spari in sinagoga, Trump: “E' un crimine d'odio”

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Un ragazzo di 19 anni l'autore della sparatoria alla sinagoga di Poway, alle porte di San Diego, durante la quale almeno una persona è rimasta uccisa (una donna) e altre tre sarebbero rimaste ferite in modo serio. Una scena orribile, come è stata descritta dai testimoni, con persone che fuggivano, altre a terra, mentre venivano esplosi ripetuti colpi d'arma da fuoco ad altezza d'uomo alla Congregation Chabad, mentre si svolgevano le celebrazioni per la Pasqua ebraica. Lo sceriffo della Contea di San Diego ha confermato che l'autore è “un uomo bianco di 19 anni”, il quale “è stato arrestato” e che “ha usato un’arma semi-automatica, è originario di San Diego e viene interrogato in relazione alla sparatoria”. Un ennesimo episodio di violenza che, secondo gli inquirenti, sarebbe da attribuire a un suprematista.

L'attentatore

Il presidente americano, Donald Trump, lo ha definito “un crimine d'odio” ma, al momento, non è chiaro se alle spalle del 19enne vi sia una matrice ben precisa. Il giovane attentatore è stato interrogato per diverse ma, a ora, non sono noti i contenuti delle sue dichiarazioni, né se alla base dell'attacco vi sia un movente antisemita anche se, secondo Rita Katz, responsabile del sito specializzato che monitora il terrorismo sul web, “Site”, il diciannovenne sarebbe da considerare un suprematista bianco, autore di diverse lettere d'odio nei confronti degli ebrei. Fra queste, inoltre, emergerebbe che il 19enne abbia tratto ispirazione dalle stragi di Christchurch, in Nuova Zelanda, per mettere in atto la sua follia. Nella stessa lettera, avrebbe inoltre spiegato di aver pianificato il tutto in quattro settimane, procedendo inoltre a incendiare una moschea a Escondito, appena una settimana dopo gli attacchi di Tarrant in Nuova Zelanda.

Il più recente precedente negli Stati Uniti risale al 27 ottobre scorso, quando un uomo penetrò nella sinagoga di Pittsburgh, in Pennsylvania, uccidendo 11 persone. Scene simili a quelle viste a Poway dove, secondo i testimoni, le persone sono andate nel panico, cercando di fuggire dal fuoco del 19enne.

Mattia Damiani: