Torna a scorrere il sangue negli Stati Uniti, dove una donna ha ucciso tre persone in un centro di distribuzioni di farmaci e prodotti sanitari ad Aberdeen, nel Maryland. L'ennesimo caso di violenza perpetrato dall'utilizzo di armi da fuoco che, come spesso accade, non ha nulla a che vedere con moventi terroristici: la donna ha aperto il fuoco senza motivazioni apparenti (ferendo anche altre 4 persone), per poi rivolgere l'arma contro se stessa sparandosi due volte (la seconda alla testa), senza tuttavia riuscire a uccidersi. Secondo quanto riportato dalla Cnn, la quale ha citato fonti vicine all'indagine, l'autrice della sparatoria avrebbe avuto problemi legati al suo lavoro di impiegata, ai quali ha dato sfogo rivolgendo la sua rabbia verso perfetti sconosciuti, in attesa del loro turno presso il centro.
Nemmeno un colpo dei poliziotti
Lo sceriffo della contea, Jeffrey Gahler, ha fatto sapere di comeĀ la donna abbia utilizzato una sola arma per compiere la strage e per tentare di suicidarsi: al momento si trova in condizioni critiche presso un ospedale locale. Stando al primo rapporto ufficiale, le Forze dell'ordine non avrebbero esploso nemmeno un colpo, in quanto fra gli spari e il tentativo di suicidio non sono trascorsi che una manciata di secondi. La sparatoria, secondo la portavoce della societĆ di distribuzione farmaci Rite Aid, Susan Henderson, ĆØ avvenuta nell'area adiacente all'edificio principale. La stessa portavoce ha riferito che almeno 1000 persone lavorno nel centro.
La testimonianza
UnĀ testimone, interpellata dalla Cnn, ha riferito di aver udito gli spari mentre stava attendendo l'autobus: “IoĀ pensavo che fosse lontano o che fosse come in fondo alla strada o qualcosa del genere. Invece stava accadendo proprio vicino a dove mi trovavo”. Numerosi i mezzi di soccorso giunti sul posto, tra questi anche alcuni elicttoeri: “E' davveroĀ molto spaventoso quando queste cose accadono proprioĀ sulla soglia di casa. Puoi vedere un miliardo di notizie su sparatorie e altri episodi simili, eĀ sulleĀ emergenze che seguono ma nienteĀ lo rende reale per te finchĆ© non lo hai provato”.