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Sparatoria in centro islamico a Zurigo: morto l’autore

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Si è conclusa la caccia all’uomo in Svizzera, dove le autorità erano impegnate nella ricerca di un uomo che nel pomeriggio del 19 dicembre era entrato in un centro islamico ed aveva aperto il fuoco contro i fedeli riuniti in preghiera. L‘autore della sparatoria è stato trovato dalla polizia morto a poche centinaia di metri dal luogo dell’attacco. A renderlo noto è l’agenzia di stampa svizzera Ats, citando fonti di polizia. Il cadavere dell’uomo è stato trovato nelle immediate vicinanze delle rive del fiume Sihi.

Secondo quanto comunicato dalle forze dell’ordine elvetiche, l’uomo si sarebbe introdotto all’interno del centro di preghiera islamico intorno alle 17.30 del 19 dicembre, vestito di nero e con il volto completamente coperto. Improvvisamente ha aperto il fuoco contro i fedeli, sparando un numero imprecisato di colpi, ferendo tre uomini di 30, 35 e 56 anni in modo medio grave. Dopo aver compiuto il folle gesto si è dato alla fuga e sono scattate le operazioni di ricerca da parte della polizia.

Durante la conferenza stampa indetta dalla polizia della città di Zurigo, la procuratrice Françoise Stadelmann, il capo della Polizia criminale, Christiane Lentjes Meili, e il responsabile della comunicazione della Polizia cantonale zurighese, Werner Schaub, hanno riferito che l’autore della sparatoria nella moschea è un 24enne cittadino svizzero, ma di origini ghanesi, domiciliato a Uster. Non sono ancora chiari i motivi che hanno spinto il giovane a compiere il folle gesto. Inoltre le autorità hanno confermato che l’autore della sparatoria è anche il responsabile dell’omicidio di un uomo il cui cadavere è stato ritrovato domenica mattina in un parco di Schwamendingen, a Zurigo.

Grazie alle loro indagini, gli investigatori avevano identificato il killer nel 24enne ghanese e avevano avviato le ricerche. Sfortunatamente le forze dell’ordine, che si erano recate a casa del sospettato per una perquisizione, non lo hanno trovato e poche ore dopo il giovane ha aperto il fuoco contro i fedeli nel centro di preghiera e poi si è tolto la vita.

Il suo folle gesto, secondo quanto riferito dal capo della polizia criminale, Chrisitiane Lentejes Meili, non sarebbe legato all’estremismo di destra. Inoltre la polizia ha comunicato che tutti e tre i feriti della moschea sono fuori pericolo di morte.

 

Edith Driscoll: