Ennesima tragedia negli Stati Uniti dove un uomo ha aperto il fuoco nell’aeroporto di Fort Lauderdale, in Florida, pochi chilometri a nord di Miami, uccidendo cinque persone e ferendone altre 13. La sparatoria si è verificata nell’area di ritiro bagagli dello scalo e il killer è stato arrestato dalla polizia.
Il killer
L’uomo catturato dalle forze dell’ordine presenti all’interno dello scalo sarebbe un americano di origini ispaniche di 26 anni, nato nel New Jersey e che per molti anni ha vissuto in Alaska. Il suo nome è Esteban Santiago e, lo scorso novembre 2016, si sarebbe recato nell’ufficio dell’Fbi di Anchorage in Alaska, affermando che era costretto a combattere per l’Isis. A riportare la notizia è la Cbs che ha citato alcune fonti, secondo le quali nel 2011 o nel 2012 l’omo era stato indagato per pedopornografia, ma le autorità non avevano ottenuto prove sufficienti per poterlo accusare.
Santiago sarebbe un ex membro dell’esercito americano e soffre di problemi psichiatrici tanto che nei mesi scorsi era stato ammesso in una struttura psichiatrica. L’uomo era uno dei passeggeri di un volo proveniente dal Canada e aveva la sua pistola in una borsa nella stiva dell’aereo. Secondo l’Associated Press, che ha riportato la notizia, Santiago avrebbe recuperato la sua pistola nell’area dei bagagli, l’avrebbe caricata in un bagno e poi avrebbe aperto il fuoco contro gli altri passeggeri, mirando alla testa.
Il giallo
Ma questa versione non corrisponde con i dati in possesso della Air Canada. La compagnia aerea, in un post su twitter, ha confermato che hanno “registrato nessun passeggero di nome Esteban Santiago o imbarcato armi in nessuno dei nostri voli diretti a Fort Lauderdale”.