Forte scossa di terremoto in Grecia, poco prima delle due del mattino (l'una in Italia). Epicentro nel Mar Ionio, a 38 chilometri dall'isola di Zante (o Zacinto), ad una profondità di 14 chilometri. Tanta paura ma fortunatamente nessuna vittima, e solo danni limitati. Molte persone sono state svegliate dal sonno ad Atene, che si trova a 300 chilometri dall'epicentro, ma la scossa si è avvertita distintamente anche in tutto il Sud Italia, in Albania, a Malta. I maggiori danni sono stati registrati a Zante, in particolare nel maggior porto dell'isola, che comunque resta in funzione. Per diverse ore la fornitura di energia elettrica è stata interrotta. “Stiamo controllando tutti i villaggi dell'isola, dove ci sono numerosi vecchi edifici”, ha detto all'Ap il portavoce della protezione civile Spyros Georgiou, aggiungendo che la mancanza di elettricità rende gli interventi più difficili, ma i tecnici sono al lavoro e si spera che presto verrà ripristinata. In una delle vicine isole Strofadi sono stati segnalati pesanti danni all'antico monastero, di cui è crollata gran parte della torre. Parte di una chiesa è crollata anche nella città di Pyrgos, sulla costa.
E' stata diffusa l'allerta tsunami, in un primo momento anche in Italia, ma nel nostro Paese è cessata alle prime luci dell'alba. “Per tutta la notte – ha detto il capo della Protezione civile calabrese Carlo Tansi – abbiamo seguito l'evoluzione della situazione attivando le procedure previste. Dai modelli di riferimento abbiamo visto che i valori di un eventuale tsunami avrebbero potuto raggiungere il metro. Giusto pochi giorni fa avevamo fatto un'esercitazione proprio per questo”. Dopo il terremoto infatti l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia aveva consigliato di “stare lontani da coste e spiagge“. In seguito, l'Istituto ha fatto sapere che “un'anomalia di circa 10 centimetri si è osservata al mareografo di Le Castella, in provincia di Crotone, che conferma l'allerta tsunami arancio per le coste ioniche italiane”.