L’Isis stava per colpire la capitale australiana Sidney, ma per fortuna le forze dell’ordine sono riuscite a intervenire con un blitz prima che scattasse l’attentato. I due jihadisti Omar Al-Kutobi e Mohammad Kiad, rispettivamente di 24 e 25 anni, sono stati arrestati nel loro appartamento, dove è stato ritrovato anche del materiale – un coltello, un machete, una bandiera con i simboli dell’Isis e un video con cui i due annunciavano l’attacco – che li lega al movimento terroristico che fa capo all’autoproclamato Califfato.
“Il tipo di azione che volevano perpetrare è in linea con i messaggi dell’Isis – ha dichiarato Catherine Burn, vicecommissario della polizia del Nuovo Galles del Sud – dopo il loro arresto non risultano ulteriori pericoli”. Secondo quanto riferito dal vicecommissario della polizia, i due ragazzi non erano noti alle forze dell’ordine, l’operazione è stata “lampo” e le informazioni raccolte sono arrivate giusto in tempo per sventare l’attentato di matrice terroristica. I due arrestati ora dovranno comparire davanti alla Corte locale di Fairfield, dove risponderanno all’accusa di aver “pianificato atti di terrorismo”.
“Noi comunque siamo pronti, decisi e più che mai, – ha concluso Catherine Burn – capaci di reagire per sventare i piani di chi pensa di realizzare azioni che possono essere descritte solo come orribili minacce a cui la comunità si oppone con fermezza”. Il procuratore del Commonwealth, Michael Allnutt, ha dichiarato che le accuse contro i due ragazzi “sono talmente gravi che il loro caso potrebbe essere trattato dalla Corte Suprema che si occupa di solito di omicidi e grandi forniture di droga e di frode”.
Al-Kutobi, che studiava informatica, si era trasferito in Australia dall’Iraq nel 2009, mentre Kiad si trovava nel Paese da circa quattro anni e aveva lavorato come guardia di sicurezza, ma da qualche giorno era stato licenziato. Secondo gli investigatori i due uomini stavano preparando un attentato nello stile Isis per vendetta contro l’intervento dei Paesi occidentali impegnati nella lotta contro lo Stato Islamico.