Migranti provenienti dal Mali, dal Ghana e dal Senegal, un migliaio in tutto, sono sbarcati a Lampedusa con l’aiuto della Marina Militare. Ora molti di loro sono stati ospitati presso il centro di accoglienza dell’isola per poi essere smistati presso gli altri centri della Sicilia o delle altre regioni. L’operazione che è stata condotta dalla Marina Militare Italiana ha richiesto l’intervento della nave Bersagliere e successivamente anche del pattugliatore Vega. Erano 5 i natanti da soccorrere a sud di Lampedusa, cui si è poi aggiunto anche un terzo scafo. Inoltre poche ore prima una motovedetta della Guardia Costiera aveva soccorso e trasferito, presso il porto dell’isola, un barcone che aveva lanciato un Sos in mare al cui interno c’erano 220 migranti. Tra questi sono stati fermati e identificati sei presunti scafisti. Continuano le ondate di migranti anche nel Canale di Sicilia dove in tre distinte operazioni sono state tratte in salvo 423 persone.
E non mancano nemmeno gli appelli delle autorità italiane, ma non solo, affinchè l’Europa agisca unita per cercare di risolvere l’emergenza. Giovedì il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon ha fatto appello all’Europa affinché lanci “un’azione collettiva” per mettere fine alla crisi dei migranti nel Mediterraneo. Lavorare insieme, ha dichiarato il segretario Onu, è “l’unico mezzo efficace per gestire un problema transnazionale così ampio. È fondamentale lanciare operazioni di salvataggio più efficaci e dobbiamo continuare a sforzarci prima di tutto per salvare le vite”.