Ćstata chiamataĀ Hope and DestinyĀ l'operazione condotta dalla squadra mobile diĀ ParmaĀ e coordinata dallaĀ Direzione antimafia di Bologna, che ha portato all'arresto diĀ nove cittadini nigerianiĀ accusati di traffico di esseri umani volto allaĀ prostituzione. “Speranza” contro un “Destino” infausto per le giovani vittime della tratta:Ā ragazze originarie dellaĀ NigeriaĀ costrette a prostituirsi per saldare unĀ debitoĀ contratto con i loro aguzzini. Peccato che di questo debito non era fatta loro menzione fino all'arrivo inĀ ItaliaĀ quando, sequestrati i loro passaporti, le giovani erano obbligate a vendere il proprio corpo sulle strade dell'enclave emiliana. E cosƬ, per loro si approntava un destino diverso da quello prospettato dal momento che le giovani nutrivano aspettative diverse, come trovare unĀ lavoroĀ oppure poter completare gli studi.
L'indagine
L'indagine ĆØ iniziata nelĀ 2016, quando una ragazza nigeriana ha denunciato una vera e propriaĀ associazione a delinquereĀ finalizzata alla prostituzione e alĀ narcotrafficoĀ anche fuori dall'Italia. La vittima ha dichiarato di essere stata adescata quando era ancora aĀ Lagos, con la promessa di vedere realizzato il suo sogno di poter concludere gliĀ studiĀ e trovare unĀ lavoro. Gli inquirenti hanno chiarito ilĀ modus operandiĀ degli aguzzini: procuravano tutti i documenti necessari al viaggio e conducevano le ragazze inĀ centri di detenzioneĀ libici, da cui partivano alla prima occasione. Anche due anni fa una ragazza aveva attraversato il Mediterraneo, giungendo aĀ LampedusaĀ con la promessa di diventare unaĀ cameriera. La vittima era stata persino trasferita in un centro di accoglienzaĀ nel veronese prima che iniziasse il suo incubo traĀ ParmaĀ eĀ Vicenza.
Rituali e vessazioni
Le ragazze erano, cosƬ, costrette a prostituirsi gratuitamente, perchĆ© i loroĀ guardagniĀ erano spartiti tra iĀ criminali. Alle violenze fisiche, si aggiungevano quelle psicologiche. I carnefici sottoponevano le giovani aĀ rituali jujuĀ che le assoggettavano totalmente alla loro volontĆ in cambio di sollievo daĀ sofferenze atroci e dal dolore fisico. Le giovani ragazze erano sottoposte al comando di unaĀ madameĀ che, cosƬ, le controllava e riscuoteva loro il denaro. Al termine dello sfruttamento notturno, le ragazze erano ammassate in appartamenti fatiscenti dove venivano controllate attraverso continui maltrattamenti. Proprio una di loro, pestata violentemente dai suoi aguzzini, ĆØ riuscita a scappare e denunciareĀ
I numeri della tratta
Secondo i dati del Dipartimento per le Pari OpportunitĆ nell'ambito della Ā Piattaforma Nazionale Anti-Tratta, le vittime minorenni inserite in programmi di protezione nel 2017 sono state complessivamente 200 (nel 2016 erano 111) e 196 sono ragazze. In circa la metĆ dei casi (46%) si tratta di vittime di sfruttamento sessuale e in piĆ¹ del 93% delle situazioni si tratta diĀ ragazze nigerianeĀ tra i 16 e i 17 anni. Una tendenza che trova conferma anche nei rilevamenti delle unitĆ di strada del programma Vie dāuscita di Save the ChildrenĀ per il contrasto allo sfruttamento sessuale dei minori, che tra gennaio 2017 e marzo 2018, in alcuni territoriĀ comeĀ Abruzzo, Marche,Ā Sardegna, Veneto e la cittĆ diĀ Roma, sono entrate in contatto conĀ 1.904 vittime, di cui 1.744 appena maggiorenni o sedicenti tali e 160 minorenni. In netta prevalenza si tratta di giovaniĀ nigeriane, con circa il 68%