Ancora problemi per il cantate trap Sfera Ebbasta. Non è bastato il post al vetriolo di una delle mamme delle vittime, Donatella Magagnini (madre del 16enne Daniele Pongetti) in risposta alla foto postata dal trapper sul proprio profilo instagram – un selfie a torso nudo con la mano nelle parti intime – in cui esaltava un 2018 pieno (a suo dire) di successi con frasi tipo “Chi ha spaccato più di me nel 2018”?. “Basta postare foto da idiota con il tuo pacco… Ricordati che il regalo più grande te lo sei fatto portandoti sulla tua coscienza sei morti”, aveva scritto la mamma due giorni fa.
Il nome di Sfera Ebbasta – pseudonimo di Gionata Boschetti, classe 1992 – è ormai tristemente legato alla tragedia della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, dove la notte tra il 7 e l'8 dicembre scorsi persero la vita 6 persone, cinque giovani tra i 14 e i 16 anni, e una madre che accompagnava la figlia.
L'esposto
Da oggi il cantante è anche indagato per istigazione all'uso di sostanze stupefacenti. Il fascicolo – secondo quanto riporta il quotidiano 'Il Centro' – è stato aperto dalla Procura di Pescara dopo l'esposto presentato da due senatori di Forza Italia, Lucio Malan e Massimo Mallegni.
La querela è stata presentata a 18 procure e, in particolare, i senatori fanno esplicita richiesta alla magistrature di indagare “se nei testi si possa ravvisare il reato di istigazione e proselitismo all’uso di sostanze stupefacenti”, visto che le canzoni del noto trapper sarebbero pieni di riferimenti all’uso e allo spaccio di droga come fonte di facile guadagno o di sballo alla moda.
Nel mirino sono finiti i testi delle sue canzoni, pieni di riferimenti all'uso e allo spaccio di droga. Il termine trap – sottogenere musicale dell'hip hop nato negli Usa all'inizio del nuovo millennio – deriva dal termine inglese trap house, appartamenti abbandonati (solitamente nei sobborghi di Atlanta) dove gli spacciatori preparano e spacciano sostanze stupefacenti; trapping in slang significa appunto “spacciare“. Non è dunque un caso che in questa musica abbondano ambienti e tematiche relative a vendita e dipendenza da droghe.
“I testi di Sfera Ebbasta si riferiscono tutti all’uso di droghe e al loro spaccio, prospettando tale stile di vita come simbolo di successo. Poco importa – prosegue l'esposto – che l’artista faccia o no uso di droga: il personaggio che appare pubblicamente lo propone come modello positivo. L’articolo 82 della legge 309 del 1990 si riferisce proprio a questo, a maggior ragione quando rivolta a giovanissimi”.