Società e 142 distributori di carburanti sequestrati in tutta Italia dai Carabinieri di Caserta su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Il provvedimento – si è saputo da fonti investigative – è stato adottato nell’ambito di un procedimento per reati aggravati dal metodo mafioso che lo scorso 3 aprile portò all’arresto dell’ex deputato del Pdl Nicola Cosentino. Il provvedimento è stato adottato dal gip di Napoli in un’inchiesta nella quale si ipotizza il reato di concorrenza illecita e si indaga su episodi di estorsione e concussione finalizzati a favorire l’attività degli impianti di distribuzione di carburante gestiti dalla famiglia Cosentino, con l’aggravante del metodo mafioso grazie all’amicizia con il clan di camorra dei Casalesi. Lo scorso 3 aprile, oltre che nei confronti di Nicola Cosentino, ex sottosegretario all’Economia ed ex coordinatore del Pdl in Campania, furono eseguite misure restrittive nei riguardi di altre 12 persone. I particolari dell’inchiesta e dell’operazione scattata all’alba saranno illustrati in una conferenza stampa in programma alle 11.30 alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
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