Sequestrata una grossa coltivazione illegale nel Foggiano, valeva milioni

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La cLa Guardia di Finanza di Foggia ha scoperto una coltivazione illegale che avrebbe fruttato oltre due milioni e mezzo di euro. Al momento sono ancora in corso gli accertamenti per individuare i responsabili delle coltivazioni illegali.

La coltivazione di canapa

Il campo era in località Bosco Rosso, al confine tra San Nicandro Garganico e San Marco in Lamis. La pianta coltivata, che alla vendita avrebbe fruttato tutti quei milioni, era canapa indiana. Nello specifico, i militari hanno scoperto tre grosse coltivazioni di canapa indiana, – nota anche con il nome di cannabis – per circa 4.200 piante. Le piante sono state estirpate e poste sotto sequestro dalla Guardia di Finanza di Foggia.

Marijuana e hashish

La Cannabis o canapa è un genere di piante angiosperme che comprende tre specie: la sativa, la indica e la ruderalis. Viene prodotta in piantine singole o in vere coltivazioni. Come sostanza psicoattiva vengono usate solo alcune parti, prevalentemente i fiori femminili (marijuana) e la loro resina (hashish) fumati, inalati o ingeriti.

Mercato di droga

Nel campo, le fiamme gialle hanno anche estirpato e poi distrutto 2.500 piante di cannabis indica e 1.700 di cannabis sativa. Le piantine erano tutte in fase di piena fioritura. Erano dunque mature e pronte per essere sottoposte alla successiva fase: l’essiccazione.

Il processo avrebbe reso centinaia di migliaia di dosi da spacciare sulle piazze del Gargano. I mancati guadagni per l’organizzazione criminale sono stati stimati tra i 2,5 – 3 milioni di euro. Un colpo duro per la malavita organizzata.

l sequestro di queste tre piantagioni, che si aggiungono alle altre sequestrate nelle ultime settimane dalle forze dell’ordine della Capitanata, testimonia come sia ormai consolidata la strategia e la professionalità della criminalità della provincia nella coltivazione sul territorio di questo tipo di pianta, potendo contare su un terreno coltivabile vastissimo, molto vario nella morfologia e nella vegetazione che certamente ne favorisce l’occultamento.

Droghe innocue?

Lo scorso gennaio In Terris ha intervistato il dottore Daniele Prucher, chimico ed esperto in analisi tossologiche forensi, sull’effetto delle droghe sul cervello. “Inibiscono i neuroni, li spengono. Soprattutto in fase adolescenziale, il cervello elimina i neuroni che non vengono usati e si perdono”, ha risposto.

“Anche in età adulta, si hanno dei problemi di tipo cognitivo. Ci sono delle ricerche che hanno messo a confronto dei ragazzi dai tredici ai quindici anni. Chi ha assunto cannabis anche solo per un paio di volte, ha il quoziente intellettivo più basso rispetto a chi non ne ha mai fatto uso. Lo dimostra il fatto che si dimostra un aumento delle patologie di tipo psichiatrico, sopratutto bipolare, quando si arriva all’età adulta”.

Milena Castigli: