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Sempre gravi le condizioni del medico di Emergency contagiato dall’ebola

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L’ultimo bollettino medico parla chiaro: il medico 50enne di Emergency è grave. L’ospedale Spallanzani fa sapere che le sue condizioni, prima stabili, sono poi peggiorate nelle ultime ore e la prognosi rimane sempre riservata.  Per lui è prevista una nuova terapia sperimentale appena giunta dall’estero grazie ad una catena di supporto tra il ministero della Salute con l’aiuto del coordinamento internazionale per la gestione di Ebola dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Proprio l’Oms da Ginevra fa sapere, tramite il responsabile per la malattia Bruce Aylward, che l’epidemia di ebola in Africa sta subendo un forte rallentamento: “Siamo veramente in una situazione diversa rispetto a due mesi fa, i progressi sono stati impressionanti, soprattutto per il lavoro delle Ong e delle comunità locali”. Sempre l’Oms ci fornisce altri dati incoraggianti: ha annunciato di “esser riuscita nell’intento di isolare e allo stesso tempo curare il 70% dei contagiati dal virus e realizzare il 70% delle sepolture con modalità sicure in Liberia, Sierra Leone e Guinea.

Intanto Medici Senza Frontiere evidenzia la lentezza della risposta internazionale a questo problema: “La comunità internazionale non fallisca due volte, con una risposta lenta nella prima fase e inadeguata nelle successive. La risposta internazionale contro l’Ebola in Africa occidentale è stata lenta e frammentaria e ha lasciato la maggior parte dell’azione concreta alle comunità locali, ai governi nazionali e alle Ong, non sufficientemente preparate”.

Davide Chiossi: