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Se le cosche calabresi gestiscono il narcotraffico internazionale

Circa cento milioni di euro. A tanto ammonterebbero i 368 kg di cocaina purissima sequestrati nei giorni scorsi nel porto di Genova e provenienti dal Sudamerica, secondo quanto riferisce un comunicato rilasciato quest'oggi dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza. Il sequestro rientra nell'operazione “Buon vento genovese”, con la quale i militari del Comando Provinciale di Genova hanno arrestato tre cittadini italiani coinvolti nel traffico internazionale della cocaina dall'America Latina. Alta l'allerta nei varchi doganali per un quarto uomo, sfuggito al blitz degli agenti.

L'operazione

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova – Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, sono state eseguite dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria a partire dall'inizio di quest'anno. Dato l'ampio raggio dell'operazione, è stato essenziale il coordinamento con le autorità francesi e spagnole operanti nella Drug Enforcement Administration e la Customs and Border Protection statunitense. L'operazione si è, dunque, focalizzata sul monitoraggio delle fasi d'acquisto degli supefacenti e della gestione criminale tutta la traversata transoceanica sino all'arrivo nel porto di Genova.

La cattura

Fra i cittadini italiani fermati, un 29enne e un 51enne incensurati, mentre la mente della rete sarebbe il terzo fermato, un pregiudicato affiliato alla cosca della 'ndrangheta Alvaro di Sinopoli, in provincia di Reggio Calabria. Risulta, invece, latitante un quarto uomo, anch'egli affiliato al clan Alvaro. I due uomini, identificati, sono già pregiudicati, come dimostrano le condanne per estorsione, detenzione illegale di armi e furto, tra le tante.

Sulle orme della 'ndrina

Come reso noto dalla Guardia di Finanza, due sospetti sarebbero affiliati alla “'ndrina“, vale a dire la “cosca mafiosa” della famiglia Alvaro, originaria di Sinopoli e nota per essere radicata nel tessuto locale calabrese, ma anche nazionale (Roma e Torino) e internazionale, con una presenza importante e capillare in Australia, in particolare a Sidney, Adelaide e Canberra.

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