Potrebbe essere un errore umano la causa del tragico incidente tra due treni che si sono scontrati sul binario unico tra Andria e Corato. Il pool istituito dalla procura di Trani sta indagando anche in questa direzione, ma altre ipotesi non sono escluse. Sul binario, infatti, dove si è verificato lo scontro non c’è automazione ma è previsto un sistema a chiamata tra le stazioni, ossia quello che è chiamato un “blocco telefonico”.
I capistazione e le stazioni devono quindi avvisare dell’arrivo dei treni e trasmettere le informazioni ai macchinisti. Molto probabilmente, una delle due stazioni non ha quindi bloccato uno dei due treni o uno dei due convogli non ha ricevuto o rispettato il blocco.
Intanto emerge un particolare: erano due i treni delle Ferrovie del Nord Barese provenienti da Corato e diretti verso nord e uno di questi due convogli viaggiava con qualche minuto di ritardo: questa circostanza potrebbe aver indotto il capostazione di Andria a dare il via libera al treno fermo in stazione. Il convoglio, circa dieci minuti dopo la partenza da Andria, si è scontrato con il treno proveniente da Corato. Ulteriori dettagli emergeranno dall’esame della scatola nera del treno proveniente da Bari, estratta in condizioni intatte.
L’indagine dovrà accertare non solo chi ha sbagliato, ma se chi ha sbagliato è caduto in errore da solo o se è stato indotto in errore da altri. Dovrà poi verificare l’adeguatezza del sistema di controllo rispetto alle norme in vigore, e i tempi del raddoppio della tratta e di ammodernamento del sistema di controllo del traffico.
Intanto, per tutta la notte sono proseguite i lavori sulla zona dell’incidente. Sono una cinquantina i vigili del fuoco, che insieme ad altri soccorritori, che hanno continuato le operazioni nella speranza di trovare i dispersi. Il bilancio ufficiale, al momento, resta quello della tarda serata di ieri: 27 morti accertati e 15 feriti ricoverati negli ospedali pugliesi.