Un morto, diversi feriti e cinque persone in stato di fermo. E’ questo il tragico bilancio degli scontri avvenuti ieri notte ai mercati generali di Torino. Il Caaf – Centro agro alimentare Torino – è una vasta area del capoluogo di oltre 400 mila mq nella quale sono impiegati migliaia tra grossisti e addetti alla movimentazione della merce. Da mesi la situazione al Caaf è una polveriera a causa della precarietà lavorativa che si protrae da mesi. Il Si Cobas – il Sindacato intercategoriale dei lavoratori autorganizzati – denuncia una situazione ormai al limite: “ci sono un migliaio di lavoratori ufficiali e altrettanti irregolari, il facchinaggio è gestito da qualche decina di cooperative, molte arruolate con metodi da caporalato, lavoratori sottopagati, spesso in nero, e in condizioni di schiavitù”.
Ieri notte gruppi del Si Cobas e di giovani antagonisti – una falange variegata di anarchici non appartenenti ai sindacati – hanno bloccato per protesta l’entrata dei mercati nell’ambito dello ‘sciopero generale metropolitano’ proclamato contro la crisi e il precariato. La mobilitazione è poi degenerata quando i manifestanti hanno cominciato a lanciare sassi e petardi contro le forze dell’ordine che, a loro volta, hanno risposto sparando lacrimogeni e aprendo un varco per permettere il passaggio dei camion carichi di merce.
In mezzo alle proteste è finito anche l’ambulante di 49anni, residente a Givoletto, che voleva a tutti i costi entrare al centro agroalimentare nonostante le barricate dei manifestanti. Secondo una prima ricostruzione avrebbe rischiato di investire con la sua auto, una Smart, un gruppetto di manifestanti che lo ostacolavano. Sceso dalla vettura, ha avuto un litigio verbale con un giovane antagonista. “Non vedi che c’è sciopero, cosa vuoi fare?” gli ha urlato il ragazzo tra gli insulti. “Io devo andare a lavorare” è stata la risposta dell’ambulante prima di accasciarsi al suolo. Inutile il tentativo di rianimarlo.
Nel bilancio della protesta anche un agente della polizia scientifica ferito a un braccio nel lancio di oggetti contro le forze dell’ordine, che ha danneggiato gli scudi degli agenti in servizio. Alcuni manifestanti sono stati accompagnati in questura per gli accertamenti del caso e cinque di loro sono stati denunciati per oltraggio a pubblico ufficiale. Degli scontri è stata informata la Procura di Torino.