Questa mattina, alle 10:40, ha lasciato il carcere di Opera, dove era rinchiuso, Matteo Boe, il bandito sardo noto per il rapimento, avvenuto il 15 gennaio del 1992 a Porto Cervo, del piccolo Farouk Kassam, che all’epoca aveva sette anni e al quale lo stesso Boe tagliò il lobo dell’orecchio che fu poi recapitato al padre del bambino all’interno di una busta. Farouk venne poi liberato dopo 177 giorni di prigionia in seguito al pagamento di un riscatto. Matteo Boe, che oggi ha 59 anni, è uscito dal carcere dopo aver scontato 25 anni di pena. Nel lasciare la struttura penitenziaria, è salito su una Fiat 500 L grigio scuro, alla cui guida c’era una donna. All’auto è stato consentito di accedere al parcheggio riservato antistante il carcere. L’ex detenuto non si è fermato a parlare con i giornalisti che lo attendevano all’esterno. Il bandito, che mostrava una lunga barba grigia, indossava un basco scuro e una maglietta bianca.
Una vita da bandito
Matteo Boe, uno dei principali esponenti del banditismo sardo, ha scontato 25 anni di reclusione per i sequestri di Sara Nicoli, Giulio De Angelis e del piccolo Farouk Kassam. L’ex bandito di Lula, paese della provincia di Nuoro, venne arrestato il 13 ottobre 1992 a Porto Vecchio, in Corsica, dove stava trascorrendo – da latitante – qualche giorno insieme alla compagna Laura Manfredi. Trasferito nel carcere di Marsiglia, venne poi estradato e condannato nel 1996 a 20 anni di reclusione per il sequestro Kassam. Non si sa ancora se deciderà di tornare nel suo paese natio, ma la notizia della sua imminente scarcerazione ha già fatto il giro dell’isola. Dopo Graziano Mesina, infatti, è lui il bandito sardo più famoso. Soprattutto dopo l’avventurosa fuga dal super carcere dell’Asinara, a bordo di un gommone. Era il 1 settembre del 1986, Matteo Boe stava scontando una condanna a 16 anni per il sequestro di Sara Nicoli.
I sequestri De Angelis e Kassam
Fu coinvolto successivamente nel sequestro dell’imprenditore romano Giulio De Angelis, rapito in Costa Smeralda nel 1988. E sempre da latitante era stato indicato come uno dei principali artefici del rapimento di Farouk Kassam, il bambino di 7 anni figlio del titolare di uno degli alberghi più rinomati della Costa Smeralda, rapito il 15 gennaio del 1992 in casa a Porto Cervo. Il bambino, a cui era stato mozzato un orecchio, era stato liberato l’11 luglio dopo sei mesi di prigionia in circostante mai chiarite, con l’intermediazione di Graziano Mesina.
Un omicidio irrisolto
Nel 2003 Boe aveva subito un lutto gravissimo: a novembre venne uccisa a soli 14 anni Luisa, la primogenita dei tre figli che aveva avuto con Laura Manfredi. La ragazza era stata colpita da un’arma da fuoco dopo essersi affacciata al balcone nella sua casa di Lula. Un omicidio che ad oggi rimane ancora senza un colpevole.