Un furto a dir poco rocambolesco ma che potrebbe rendere milionari gli autori. I ladri sono entrati in azione nella notte al Bode Museum di Berlino dove è stata rubata la seconda moneta d’oro più pesante e preziosa del mondo. Si tratta di un “gingillo” che pesa 100 chilogrammi ed ha un valore dichiarato di 926.000 euro. In realtà risulta piuttosto difficile piazzare sul mercato nero un oggetto del genere. Più probabile che la moneta finisca per essere fusa. E siccome stiamo parlando di oro puro al 99,999%, considerando la quotazione odierna del metallo prezioso (37 euro al grammo), i conti sono presto fatti: un lingotto da un quintale ricavato dalla fusione varrebbe circa 3,7 milioni. Sempre che gli “Arsenio Lupin” riescano a completare l’opera.
La polizia ha spiegato che alcuni sconosciuti (sul numero non ci sono ancora certezze) sono penetrati nel museo intorno alle 3.30 della notte. Resta da capire come i ladri abbiano potuto agire indisturbati, dopo essere entrati nell’edificio che si trova sull’isola dei musei e a meno di 100 metri dalla residenza della cancelliera tedesca Angela Merkel, servendosi di una scala. I banditi sarebbero poi fuggiti a bordo di un treno della metropolitana di superficie, la cui stazione è molto vicina al luogo dove è avvenuto il colpo.
La moneta, coniata nel 2007 dalla Zecca del Canada, ha un diametro di 53 centimetri e uno spessore di 3. Nel 2008 era stata citata nel libro del Guinness dei primati come la più grande moneta d’oro del mondo. Un record battuto nel 2012 dalla Zecca australiana che per celebrare la visita della Regina Elisabetta aveva coniato una moneta pesante oltre una tonnellata, con un diametro di circa 80 centimetri e uno spessore di 12, recante su una faccia l’immagine di un canguro rosso con la scritta “Australian Kangaroo 1 tonne 9999 gold”, sull’altra l’effigie della sovrana. Anche in questo caso il valore nominale è di un milione di dollari australiani, quello reale di quasi 60.