Dieci stranieri di credo islamico e residenti in Italia sono sospettati di avere legami con la Jihad. Per questo la Procura di Roma ha deciso di iscriverli nel registro degli indagati per “associazione sovversiva con finalità legate di terrorismo”. L’inchiesta, partita dal monitoraggio di Internet, è affidata al procuratore Giuseppe Pignatone e all’aggiunto Giancarlo Capaldo. Durante l’attività di monitoraggio internet sarebbero stati rilevati delle conversazioni via chat tra i soggetti indagati e degli accessi a siti integralisti ed estremisti.
Secondo quanto dichiarato dalle forze dell’ordine i dieci sospettati non comporrebbero una cellula terroristica, ma sarebbero considerati dei “cani sciolti”. Nel frattempo il direttore dell’Europol, Rob Wainwrighr, ha comunicato la scoperta che tra i 3 e i 5 mila cittadini europei sono partiti, per paesi come la Siria, per arruolarsi nella Jihad e potrebbero considerarsi una minaccia una volta rientrati.